La Fondazione Nuova Società ricorda il 70° anniversario della Liberazione dal Nazifascismo collaborando con l’ANPI del Conselvano nell’organizzazione di due significativi eventi in una terra che ha visto il sacrificio di molti suoi figli nella Resistenza alla dittatura e nella successiva Liberazione. Si comincia venerdì 24 aprile con la proiezione di un film-capolavoro: L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, vincitore nel 2009 del Gran Premio della Giuria al Festival Internazionale del film di Roma e nel 2010 del David di Donatello. Il lungometraggio ricostruisce la terribile strage di Marzabotto attraverso gli occhi di una bambina. L’appuntamento è nella sala barchesse del palazzo Papafava di Arre in via Roma 15, alle ore 20.45.
Comingsoon.it descrive così il film: L’ uomo che verrà è un racconto intimista e sobrio di uno dei più atroci rastrellamenti effettuati dai nazisti nel 1944, passato poi alla storia come la strage di Marzabotto. L’occhio con cui il regista sceglie di mettere in scena questa tragedia è quello della giovane Martina, bambina testimone silenziosa ed impotente della resistenza civile che la sua famiglia tentò di mettere in atto contro la crudeltà dei soldati tedeschi. Giorgio Diritti continua con quello che potremmo definire il suo cinema “etnico”, costruendo un universo famigliare composito ed unitissimo, dove l’uso del dialetto stretto emiliano funziona perfettamente come collante per compattare appunto il gruppo. Anche la sua idea di messa in scena è improntata sul realismo, che però riesce efficacissimo senza mai diventare ostentato: il regista infatti cura con molta attenzione anche la forma filmica, dove ad esempio la bellissima soggettiva iniziale, o anche molte inquadrature che valorizzano il paesaggio di campagna, impreziosiscono il film con immagini di notevole efficacia emotiva. I riferimenti cinematografici per L’ uomo che verrà sono di qualità elevata: nella prima parte del film la rappresentazione precisa del microcosmo semplice e contadino rimanda direttamente al cinema di Olmi, soprattutto al suo capolavoro L’albero degli zoccoli; l’idea di adoperare un bambino come occhio poetico sulla vicenda storica è stata invece straordinariamente portata sul grande schermo dai fratelli Taviani ne La notte di San Lorenzo, ancora oggi il miglior film sulla Resistenza. Sia però ben chiaro che Diritti porta avanti la sua idea personalissima di cinema rigoroso e stilizzato, realizzando un lungometraggio che coniuga con grande coerenza verità della rappresentazione ed insieme poesia cinematografica.
Eccone il trailer:https://www.youtube.com/watch?v=vgKhINXl8ko
Si prosegue il 25 aprile, giorno della Liberazione, con la commemorazione in piazza XX Settembre a Conselve dalle ore 10.00 alle ore 12.00.
Sarà l’occasione per i cittadini che lo vorranno di alternarsi al microfono nella lettura dei brani più significativi delle opere che hanno raccontato la Resistenza, e per tesserarsi all’ANPI.
Pubblicato il: 13 Aprile 2015