Venerdì 3 giugno, alle ore 20.45 presso l’auditorium Ramin in via Rigotti 2 (Cadoneghe “storica”, presso le Scuole Elementari), il procuratore Antonio Ingroia, uno dei magistrati in prima linea sul fronte della lotta alla mafia, incontra i cittadini. Il suo libro “Nel labirinto degli dèi” racconta il fenomeno mafioso con la competenza che può avere solo chi lo guarda in faccia ogni giorno, chi è nato e cresciuto in quei luoghi, respirando la stessa aria dei capi di Cosa Nostra. Proprio come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che di Ingroia furono i maestri, prima di essere trucidati in quel terribile 1992.

La serata, alla quale ha contribuito la nostra Fondazione e alla quale hanno aderito alcune associazioni impegnate nella difesa della legalità, ha per noi un duplice significato: ascoltare il racconto del giudice Ingroia e affermare il valore essenziale del rispetto della legge. Una società che non rispetta le regole che si è data e che considera discutibile il principio che “la legge è uguale per tutti” è una società destinata a vivere in perenne conflitto e a disgregarsi. E’ una società senza futuro.

Anche al nord le organizzazioni mafiose hanno fatto un “salto di qualità”, trasformandosi in partner d’affari a caccia di profitti rapidi, perché in periodi di crisi come questo le aziende sono più disponibili a fare affari con le mafie. Per questo non bisogna “abbassare la guardia”, e l’esperienza di chi si trova da sempre in prima linea diventa fondamentale.